Breve visita della chiesa
L’attuale chiesa arcipretale di Mezzocorona, dedicata a S. Maria Assunta, è stata edificata sul luogo ove sorgeva l’antico edificio sacro in stile gotico demolito nel 1862.
Vista la necessità di un edificio sacro più rispondente alle necessità della accresciuta popolazione, il parroco don Luigi Grandi nel 1861 diede incarico all’architetto Leopoldo de Claricini di eseguirne il progetto ; il 19 ottobre 1862 fu posta la prima pietra.
Terminati i lavori, il 23 dicembre 1866 il parroco benedisse la chiesa e il primo gennaio 1967 venne celebrata la prima s. Messa.
Il 3 novembre 1867, l’edificio fu consacrato dal Principe Vescovo de Riccabona ; nel 1967 la chiesa fu rinnovata, secondo le norme liturgiche del Concilio Vaticano II, da Don Leone Parisi e il 10 dicembre dello stesso anno l’Arcivescovo di Trento Alessandro Maria Gottardi consacrò il nuovo altare maggiore, nella solenne celebrazione del centenario della chiesa.
La CHIESA PARROCCHIALE di santa MARIA ASSUNTA in MEZZOCORONA
Alcune brevi notizie per i pellegrini e i visitatori di passaggio
La pr esenza di una chiesa in questo luogo a Mezzocorona è descritta in un documento già nel 1199; un altro edificio più ampio è citato nel 1309; si ricorda poi una chiesa eretta nel 1497; una dedicazione della chiesa è documentata il 26 aprile 1539 e un’altra nel 1688.
L’attuale edificio è stato realizzato su disegno dell’archi-tetto LEOPOLDO de CLARICINI negli anni 1862-1867 e de-dicato il 03 novembre 1867 dal Vescovo di Trento, Benedetto Riccabona. Nell’anno 1967 la chiesa è stata restaurata con notevoli adeguamenti promossi dal parroco don Leone Parisi.
All’esterno, sulla facciata in alto sulla cuspide: statua della Madonna Immacolata, posta nel 1913 e opera di Davide Filippi; nella lunetta si trova un mosaico della Madonna dei Monti col-locato ai tempi del parroco don Enrico Battisti (negli anni ’30 del secolo scorso); ai lati del portale due statue in pietra bianca, opere di Alessandro Calegari (1720): a destra santa Margherita d’Antiochia con il drago; a sinistra san Vigilio con il piccolo Si-mone da Trento.
L’aula della chiesa, a croce latina, è un’unica vasta navata; venne decorata dal pittore Matteo Tevini negli anni 1927-28 (rimangono in particolare i quattro evangelisti nella cupola).
Le finestre istoriate e il grande e bel rosone provengono dalla fabbrica Neuhauser di Innsbruck; eseguite e collocate negli anni 1865-1867.
L’attuale battistero, a destra all’ingresso della chiesa, ospita il fonte battesimale, opera dello scultore Luigi Donati da Zara (1960). L’affresco del Battesimo di Gesù è del pittore Luigi Peschedasch (1900 circa).
Nell’abside si trova la tela dipinta, copia dell’opera del Tiziano (a santa Maria dei Frari a Venezia), raffigurante l’Assunzione di Maria al Cielo, titolare della chiesa, eseguita da Angelo Ambrosi nel 1867.
Il crocifisso in abside è opera di Giovanni Pendl di Merano (1850 circa), che ha eseguito anche una statua della Ma-donna.
Ai lati dell’altare in presbiterio ci sono altre due tele raffiguranti: la Madonna di Pompei (Rosario) e la Sacra Famiglia; opere di Massimo Diodato nel 1890.
All’ingresso del presbiterio si trovano le statue di san Giuseppe con il Bambino Gesù (opera di Ferdinando Perathoner da Ortisei, Val Gardena, sec. XX) e di san Gottardo, vescovo, patrono della Borgata (opera del laboratorio RINO di Selva di Val Gardena nell’anno 2009). Il Reliquiario, a forma di croce dorata, contiene una pic-cola reliquia di san Gottardo, donata dalla diocesi tedesca di Hildesheim nel 2014.
L’organo è dell’anno 1969 della ditta Corno di Monza; restaurato nel 2015.
Sulle pareti, sopra le porte, ci sono anche due piccole tele dipinte del XVIII secolo, raffiguranti una sant’Anna e l’altra san Gioacchino con Maria Bambina.
Nella navata, l’altare di destra è dedicato alla Beata Vergine Maria; la statua varia nei vari tempi liturgici: Immacolata (Avvento – Natale); Addolorata (Quaresima) e Assunta (da Pasqua a Cristo Re).
L’altare di sinistra ospita il tabernacolo con il Santissimo Sacramento. La pala rappresenta la scena dell’incontro di Gesù con i due discepoli di Emmaus, opera di Valerio Giuseppe Egger (1968).
Le formelle della Via Crucis in legno provengono da una bottega gardenese (anno 1982).
Il campanile è alto 42,40 metri; la prima costruzione risale al 1200 con varie aggiunte e rimaneggiamenti; l’attuale cupola è del 1757. La cupola e la cipolla sono state restaurate nell’anno 2000. Ospita 6 campane, cinque più antiche e una aggiunta nel 2013.
Sul retro del campanile verso la chiesa si trova un lacerto di affresco del XV secolo (nella vecchia chiesa) rappresentante santa Barbara.
La pietra tombale affissa al campanile verso la piazza, popolarmente detta “Om de fer”, viene dal vecchio cimitero e ap-partiene al sepolcro del barone Leonardo di Cronmetz e della moglie Barbara di Wolkenstein (1399). Si trova inoltre una lapide sepolcrale del VI secolo con il monogramma di Cristo.
Una lapide del 1938 sul campanile ricorda Padre GRA-ZIANO LEONARDELLI da Mezzocorona (24.10.1912), sacerdote francescano, missionario in Cina e ivi trucidato il 24.07.1937.
Sulla stessa parete si ammira una grande meridiana (re-staurata nel 1982).
In sacristia si trovano mobili antichi (1700 e 1800) e con-temporanei in legno pregiato (che contengono numerose suppellettili e vesti sacre di varie epoche), due quadri con i santi Pietro e Paolo del secolo XVIII e le statuette in legno di Maria Addolorata e san Giovanni del XVI secolo.
Nella borgata ci sono altre chiese e cappelle:
❖Chiesa dell’Immacolata presso la Scuola Materna; oggi detta di san Gottardo (1956).
❖Chiesa di san Michele al civico cimitero (documentata già nel XII secolo; riedificata nel 1722).
❖Chiesa di san Giovanni Nepomuceno in via Cesare Battisti, verso Mezzolombardo (eretta nel 1749).
❖Chiesa di san Lorenzo al monte (eretta nel 1786).
❖Cappella di san Giuseppe alla casa di riposo “Cristani-de Luca”.
❖Grotta di Lourdes, con l’immagine dell’Immacolata (idea del 1911, realizzata nel 1914; l’altare nel 1928 e quindi nel 1968; attuale statua della Vergine Maria in marmo di Car-rara del 1960). Il cammino del Rosario con le sei edicole in legno è del 2011. Un nuovo Crocifisso in marmo, opera dei marmisti Fratelli Giacomi di Sant’Anna d’Alfaedo (VR) è stato realizzato e donato nel 2023.